domenica 26 marzo 2006

Schulz: "Aiuto Prodi a liberarci da Berlusconi"

Vale la pena che riporti questa intervista:

Gli attacchi all´Euro, la xenofobia della Lega, le alleanze con i neofascisti. Italia e Ue meritano di meglio
di Andrea Bonanni, la Repubblica

Dica la verità, onorevole Martin Schulz, da oggi lei partecipa alla campagna elettorale italiana non solo per solidarietà di partito, ma anche per un fatto personale, dopo che Berlusconi le diede del «kapò» in piena seduta solenne del Parlamento europeo. «Sia per un motivo sia per l´altro. Come presidente del gruppo socialista al Parlamento europeo e come membro dell´ufficio politico dell´SPD, sento il dovere di dare una mano ai Ds. Ma il mio obiettivo personale è contribuire alla gioia dell´Europa per la partenza di Berlusconi».

Gioia dell´Europa? Non le sembra di esagerare?
«La partenza di Berlusconi sarà una buona cosa per l´Italia, ma un´ottima cosa per tutta l´Europa, che in questo momento ha particolarmente bisogno del contributo italiano. Un contributo che Berlusconi non può certo dare».
Si spieghi meglio.
«Gli attacchi contro l´Euro. I ritardi e le resistenze dell´Italia nell´approvare il mandato di cattura europeo. La xenofobia della Lega Nord. Il comportamento politico di Berlusconi ai grandi appuntamenti europei. Devo aggiungere altro? Il modo con cui il presidente del Consiglio interpreta il suo mandato in Italia è lo stesso con cui rappresenta il suo Paese in Europa. Credo che un grande Paese fondatore non dovrebbe essere guidato da un uomo come Berlusconi, che per di più si appoggia ai neonazisti e ai neofascisti come il movimento Fiamma tricolore di Romagnoli o quello della Mussolini».

Eppure Berlusconi vanta i successi della sua politica estera: le amicizie con Bush e con Putin.
«Appunto. L´attrazione di Berlusconi per Bush e per Putin non mi sembra certo rassicurante, né contribuisce allo sviluppo democratico dell´Europa».

Ma davvero lo considera così pericoloso?
«Lo sono il suo modo di ragionare e la sua strategia politica. Il modo di ragionare è semplice: chi non è con me è contro di me, chi è contro di me è comunista, e i comunisti vanno eliminati. La sua strategia è stata quella di utilizzare la maggioranza parlamentare per fare leggi a proprio favore. Non c´è posto per leadership di questo tipo in Europa».

Crede che Prodi farà meglio?
«Prodi è un europeo convinto ed è stato un ottimo presidente della Commissione. Credo che, con un´Italia guidata da lui, avremo finalmente uno dei grandi Paesi fondatori deciso a riprendere l´iniziativa per approfondire l´integrazione».

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